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Gilardino segna il pareggio. Buon risultato per la Fiorentina

mercoledì 19 agosto 2009

NOTTE MATTA per la Fiorentina, che non chiude la partita quando potrebbe e si depotenzia nel secondo tempo contro uno Sporting poco irresistibile e addirittura in 10 nell’ultima mezz’ora per l’espulsione di Vukcevic. Le due facce viola diventano tre quando la difesa, lasciata sola dal resto della squadra in black out fisico, vive sul rischio continuo e becca due gol evitabili: difficile collegare questa Fiorentina al gruppo visto nel primo tempo, si cerca un colpevole o forse anche più d’uno, ma quando la partita sembra sciupata ci pensa Gilardino con un numero personale che vale (quasi) il passaggio del turno. Difficile restare sereni di fronte a una partita così spaccata.



E difficile — comunque — non cogliere l’importanza di un 2-2 in trasferta che accompagnerà la Fiorentina alla partita di ritorno del 26 agosto prima del passaggio ai gironi Champions. Il carattere si vede quando la Fiorentina sta bene. E nel finale Jovetic spreca la clamorosa possibilità del tris dopo un’azione personale. Sarebbe stato troppo?



I TIFOSI dello Sporting mandano subito una cartolina lunga trenta metri dal loro settore, uno striscione con la scritta «benvenuti fratelli viola», che potrebbe essere una gufata gentile oppure no, basta scegliere. Di sicuro sceglie bene Frey, che dopo 43 secondi intercetta il missile di Moutinho pronto a sciupare la partita viola (e sarebbe stato forse un disastro). Piccoli brividi prolungati, ma da lì nasce l’atteggiamento positivo della Fiorentina, che invece di impaurirsi — come forse avrebbe fatto in passato — cerca di restare alta e ci riesce. Non funziona tutto benissimo, ma finché regge il fiato lo spirito è quello giusto. Montolivo e Zanetti non sono fulmini, ma in genere sanno dove andare e come intercettare, ma nelle prime battute l’uomo più solido sembra Marchionni, che dà una mano al centrocampo, copre in chiusura (due diagonali da urlo) e riavvia le azioni; quella vincente che la Fiorentina confeziona al 6’ parte dal suo piede e prosegue con il lancio a destra per Gila, bravo a incrociare su Vargas: il dribbling su Pedro Silva consegna un buon rimpallo e il sinistro è di quelli veri. Rui Patricio può solo sfiorarlo basso prima che gonfi la rete.



FIORENTINA in vantaggio — abbraccio da film — e vicina al raddoppio grazie ai lanci innescati soprattutto da Zanetti, mentre lo Sporting continua a passarsela da squadra portoghese (bene in orizzontale a centrocampo) senza creare troppi pericoli a Frey. Che comunque è sempre in palla e se ne accorge Moutinho che forse vede già in gol il suo destro basso prima che i guantoni del portiere lo disinneschino in angolo (18’). Prima della sbandata della ripresa, la Fiorentina ha l’aria da killer quando riparte, magari non le riesce sempre di guadagnare i dieci metri che vorrebbe, ma l’atteggiamento è quello giusto; la squadra viola mette da parte due occasioni con Mutu e Comotto e si rammarica per non avere il Fenomeno in versione scintillante, perché negli spazi potrebbe far male davvero. Lo Sporting è spalmato in modo generoso e morbido alla ricerca del pari, riesce a far innervosire Gamberini e Dainelli (ammoniti) e nel finale di tempo si avvicina al pareggio con una girata bassa di Postiga. E’ un’avvisaglia. La Fiorentina va vicina al raddoppio con Marchionni (colpo di testa alto), ma poi subisce il pareggio per colpa di un rimpallo che lancia Vukcevic solo davanti a Frey. Il sinistro assomiglia molto a quello di Vargas, il portiere francese non può farci nulla. Vukcevic è già ammonito e si becca il rosso perché esulta togliendosi la maglia. Lo Sporting resta in dieci e la Fiorentina cambia Mutu con Jovetic nel tentativo di sfruttare meglio gli spazi. Ma a centrocampo la squadra regge sempre meno e Miguel Veloso — isolatissimo— dal limite trova un gran sinistro che batte Frey. Poi c’è poca Fiorentina. Ci pensa però Gila con un gran numero personale che porta la Fiorentina in parità: la Fiorentina si abbraccia come impazzita. Un abbraccio più grande del primo.

Il tabellino

SPORTING LISBONA (4-3-1-2): Rui Patricio, Pedro Silva (11’ st Pereirinha), Carrico, Polga, Marques (21’ st Caneira), Moutinho, Veloso, Vukcevic, Fernandez, Liedson, Postiga (35’ st Djalo). All. Bento.
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey, Comotto, Gamberini, Dainelli, Gobbi, Zanetti, Montolivo (34’ st Donadel), Marchionni, Mutu (18’ st Jovetic), Vargas, Gilardino. All. Prandelli.
Arbitro: Kassai (Ungheria).
Marcatori: 6’ pt Vargas, 12’ st Vukcevic, 21’ st Miguel Veloso, 34’ st Gilardino.
Note: espulso Vukcevic, ammoniti Gamberini, Zanetti, Dainelli.

Via|lanazione.ilsole24ore.com

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Allarme temperature ! Reali sui 40° e Percepite fino a 46°

Il caldo torrido non si arresta e l'allerta 3 si allarga. Le città colpite dall'ondata di afa aumentano e saliranno a 13 venerdì. Coinvolte tutte le regioni dal nord al sud. I termometri hanno superato anche ieri i 35 gradi in molte città. L'allarme oggi interessa Milano, Roma, Brescia, Bologna, Latina e Perugia. Lo segnala il sistema di previsione e prevenzione del fenomeno promosso dalla Protezione civile.

Domani il caldo coinvolgerà anche Venezia, Firenze e Bologna, venerdì si aggiungeranno Bolzano, Civitavecchia, Messina, Rieti e Trieste. Dopo Messina, con 41 gradi, i termometri più bollenti si trovano a Latina (40 gradi), Civitavecchia (39), Milano e Bologna (38), Brescia e Firenze (37). Il ministero del Welfare ha attivato un numero verde per le emergenze: il 1500.

L'ondata di caldo durerà almeno fino a sabato ed è oggi la giornata in cui si avvertiranno i maggiori disagi con temperature percepite fino a 46 gradi, rileva il servizio meteo dell'Aeronautica. Complice l'elevato tasso di umidità, è nel Cagliaritano, nel sud della Sicilia e lungo la Riviera Romagnola che oggi si soffrirà maggiormente l'afa, con temperature percepite ben oltre i 40 gradi. Ma non andrà meglio in città: al momento tutte intorno ai 33-34 gradi, a Roma la colonnina di mercurio segna 36 gradi, Firenze è arrivata ieri a 39 e anche per oggi sono attese temperature simili. Rispetto alla temperatura reale, a questi valori vanno aggiunti un paio di gradi causa umidità. L'afa e il caldo torrido proseguiranno fino a tutta la giornata di giovedì. La situazione «migliorerà» a partire da venerdì quando una perturbazione atlantica porterà piogge, anche a carattere temporalesco, prima nella zona dell'arco alpino per poi sabato raggiungere l'area della pianura padana e il centro Italia. La perturbazione durerà almeno fino a domenica ma non riguarderà le regioni meridionali dove il tempo si manterrà bello per l'intera settimana.

Codacons. Allarme del Codacons, per quanto riguarda i medici di famiglia e gli ospedali. Secondo l'associazione «troppi medici di base sono in vacanza, proprio in questo periodo critico. I loro sostituti fanno orari ridotti e diversi dal solito e raramente fanno visite a domicilio. Rispetto agli ospedali, invece, si segnala che i pazienti sono stati costretti a farsi portare ventilatori da casa. Gli ospedali italiani, infatti, sono spesso vecchi e fatiscenti e, salvo che nei reparti di emergenza, mancano sistemi di ventilazione ed aria condizionata. Un inferno per i pazienti ammassati nelle stanze o peggio ancora sulle barelle e nei corridoi». Il Codacons «chiede che in tutti gli ospedali italiani ci sia almeno un ventilatore per ogni stanza».

Via |ilmessaggero.it

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Ho dovuto denunciare l'infermiera per l'iniezione letale

Polo a righe, l´aspetto stropicciato, cinque parole ripetute allo sfinimento: «Non ho avuto altra scelta». Il dottor Carlo Alberto Castioni, 45 anni, da nove in servizio al reparto Rianimazione del San Giovanni Bosco, è il medico che ha fatto un esposto alla procura per segnalare che un infermiera avrebbe somministrato una dose elevata di un farmaco a un paziente in coma irreversibile, l´uomo morto il 14 agosto due ore dopo l´iniezione del farmaco. Ieri è stato sentito dal pm Paolo Scafi. «Gli ho rispiegato - riferisce - ciò che avevo già messo per iscritto».

Lo dice anche a noi?
«L´infermiera, ottima e stimata professionista, in reparto ha detto pubblicamente di aver somministrato una dose di farmaco superiore a quella prescritta e indicata in cartella clinica. L´ho sentita con le mie orecchie, non si tratta di voci riportate».

Possibile?
«Io al fatto, sempre che sia avvenuto, non ho assistito. Spero con tutto il mio cuore che quello che l´infermiera ha detto, in presenza mia e di altre persone, facilmente rintracciabili andando a spulciare i turni di servizio, non corrisponda a quanto è successo. Vorrei tanto che fosse solo una boutade. Me lo auguro per lei, per il personale, l´ospedale, i malati, i familiari».

Due giorni di riflessione, poi l´esposto...
«Ci ho pensato per tutto il week end. Non potevo fare una scelta diversa, sofferta, impopolare, da taluni criticata. Ho degli obblighi di legge, oltre che di coscienza e di deontologia. Se vengo a conoscenza di un presunto reato, e io non so se ci sia stato o meno, non posso far finta di niente».

In che condizioni era il paziente?
«In coma post-anossico, in condizioni incompatibili con la sopravvivenza, come era stato spiegato ai familiari».

Che cause del decesso le risultano?
«Morte per encefalopatia».

Ci potrebbe essere correlazione con un farmaco somministrato in dosi più elevate del previsto?

«Il problema sta tutto qui. Non è detto che ci sia un legame di causa-effetto. Lo stabiliranno i colleghi incaricati dell´autopsia e degli accertamenti tossicologici e la procura».

Lei è favorevole alla eutanasia?
«No, sono assolutamente contrario. Sono favorevole, a condizioni precise, al testamento biologico».

I parenti del paziente avevamo mai detto, per disperazione o per rassegnazione, che sarebbe stato meglio staccare la spina?
«Non in mia presenza. E nemmeno in presenza di altri, credo».

È vero che, mesi fa, in uno scatto d´ira lei lanciò un carrello di farmaci contro una collega dell´infermiera sotto accusa e che ebbe lo stipendio decurtato per due mesi?
«Sul fatto in sé, no comment. Ma non capisco che cosa c´entri adesso. È una storia diversa, privata, che nulla ha a che vedere con gli ultimi eventi. E per me non ci sono state conseguenze di alcun tipo, né penali, né civili, né amministrative».

via|repubblica.it

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La musulmana spaventa i bambini, non serve più l'uomo nero, basta il burkini

Quando a far paura basta una donna “vestita” che entra in piscina. Una volta i guai, con i carabinieri a controllare i centimetri, a passarli erano le signore che esibivano i primi bikini.Ora, a sollevare scandalo, è il “burkini”, il costume da bagno per le donne musulmane, tutto d’un pezzo dalla testa ai piedi.

È accaduto nei giorni scorsi a Verona, alla piscina comunale Santini, dove una donna s’è presentata con i propri figli, tre bambini, in piscina vestita col “burkini” e destando dapprima sorpresa, ma anche irritazione, da parte di qualche bagnante. Addirittura, alcune mamme sono andate a protestare con il povero direttore della piscina asserendo che «quella donna tutta vestita in piscina faceva paura ai loro figli». Tanto da costringere il direttore del centro natatorio, Christian Panzarini, a chiedere lumi al responsabile del settore di Palazzo Barbieri.

E così, visto che l’unica norma che vige per le piscine è quella dell’igiene, si è pensato bene di chiedere alla signora musulmana di cosa fosse composto quell’abito per verificare l’idoneità del tessuto all’uso in piscina. «Non abbiamo allontanato la signora dalla piscina – dicono i responsabili dell’impianto – anche perché non era la prima volta che veniva qui da noi con i figli. Le abbiano solo chiesto di farci sapere di che tessuto è fatto quel “burkini” per capire se è igienico e se si tratta realmente di un costume da bagno e non di normale abbigliamento. Attendiamo la risposta dalla signora anche via email prima di poterla far accedere nuovamente all’impianto».

Ma se è una questione di igiene, allora perché non fare un test a tutti quelli che entrano in piscina per vedere che non abbiano malattie della pelle? E poi, come ha dichiarato lo stesso direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 20 di Verona, Massimo Valsecchi: «Non vedo problemi a entrare in acqua con tessuti di cotone, mute o altri materiali, il cloro è un battericida messo nelle piscine apposta per ucciderli e disinfettare».

«Per noi – assicura Federico Sboarina, assessore allo sport del Comune scaligero – non esiste alcun caso “burkini”. E non centra nulla l’Islam e il burka. Abbiamo semplicemente richiesto di certificare che quello è effettivamente un costume da bagno, costruito con i tessuti richiesti. Si tratta di un normale controllo che il direttore della piscina ha giustamente effettuato. Cosa che avrebbe fatto anche nel caso che a presentarsi in piscina con un costume, diciamo insolito, fosse stato un ragazzo cattolico, tradizionalista, padano. In piscina si va con il costume, e non importa poi come questo sia fatto, lungo o corto, fino alla testa o in due pezzi, ma che sia del materiale adatto per il bagno. Punto e basta. Perché è chiaro che uno non può tuffarsi dove fanno il bagno tutti con i pantaloni che porta ogni giorno, o con i jeans».

La storia del burkini è già esplosa nelle scorse settimane in Francia, dove si è verificato un caso simile nella piscina comunale di Emerainville, periferia di Parigi, con una donna col burkini che ha denunciato i gestori dell’impianto perché l’hanno allontana dalla struttura. E pensare, che nel 1825, fu Maria Carolina di Berry, moglie di Carlo Ferdinando di Bordone, a far gridare allo scandalo: prima bagnante della storia ad entrare in mare con un abito di lana pesante, calze e scarpe di vernice. Scandaloso perché le dame, a quei tempi, si facevano solo lambire dall’acqua dopo essere arrivate in carrozza sul bagnasciuga. Da allora, coste, spiagge, fiumi, insenature e piscine ne hanno viste di tutti i colori e di tutte le stoffe. Fino al “burkini”.

Via|ilmessaggero.it

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Arriva la PS3 Slim

Alla convention GamesCom di Colonia, Sony ha confermato una delle voci che giravano in rete già da qualche tempo, ovvero la presentazione della Playstation 3 Slim, una versione più contenuta sia nelle dimensioni che nel prezzo rispetto alla console standard.


Nonostante le dimensioni ridotte rispetto alla versione normale di circa il 32%, la dotazione hardware è stata migliorata grazie all’adozione di un hard disk da 120GB al posto di quello da 80 GB della versione attuale.

Sony ha poi affermato che vi è anche una riduzione dei consumi energetici pari al 34%, un dato da non sottovalutare di questi tempi.

La notizia che però farà felici i futuri possessori della PS3 Slim è rappresentata dal nuovo prezzo, pari a 299 Euro. Tale riduzione sarà applicata in tutti i Paesi, negli Stati Uniti questa versione costerà 299 dollari, peccato che sia stato adottato un cambio di 1:1, mentre in Giappone verrà venduta a 29.980 yen.

Gli analisti finanziari hanno ben valutato questa decisione di Sony, anche in vista delle festività natalizie, che vedrà nuovamente contrapposte le tre console regine del mercato: l’Xbox di Microsoft, la Wii di Nintendo e naturalmente la nuova PS3 Slim.

Via|pctuner.net

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Assessore in Ospedale dopo rissa a concorso di bellezza

Scazzottata in piazza in Calabria alle selezioni regionali di Miss Italia tra il presidente del Consiglio comunale di Melito Porto Salvo, Giuseppe Minniti, e l'assessore al Bilancio, Giuseppe Latella. Motivo del contendere probabilmente una divergenza sulla scelta dei componenti della giuria del concorso.


Alle parole, sempre più pesanti, sono seguiti i pugni e la zuffa ha portato Latella in ospedale con il setto nasale fratturato e il sindaco della cittadina calabrese su tutte le furie. ''E' un episodio inqualificabile'', ha tuonato Giuseppe Iaria invitando Minniti a dare le dimissioni già incassate da Latella e dall'assessore con delega allo spettacolo Beniamino Pulitanò organizzatore della serata.

Via| adnkronos.com

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Chi dorme troppo è a rischio Alzheimer ?

martedì 18 agosto 2009

Secondo uno studio pubblicato sull'European Journal of Neurology da ricercatori spagnoli dormire troppo potrebbe essere un segnale precoce della predisposizione ad alcune malattie neurologiche, fra cui il morbo di Alzheimer.

LO STUDIO - Esperti dell'ospedale universitario di Madrid sono arrivati a questa conclusione dopo aver studiato 3.286 persone dai 65 anni in su, indagando sulle loro le abitudini di vita, soprattutto relative alle ore di sonno in un'intera giornata. I volontari sono stati poi seguiti per tre anni e 140 hanno sviluppato demenza senile. Dalle analisi effettuate è emerso che chi è abituato a superare le canoniche otto ore di riposo a notte correrebbe (il condizionale è d'obbligo) un rischio doppio di ammalarsi di Alzheimer, così come chi non resiste a coricarsi un'oretta dopo pranzo. Secondo gli studiosi, il dormire troppo potrebbe essere sia un segno di malattie neurodegenerative sia un fattore di rischio: «Abbiamo rilevato una forte associazione fra questi due elementi - evidenzia Susanne Sorensen, a capo dell'indagine - anche se la spiegazione non è ancora chiara. Eppure, un sonno eccessivo e l'abitudine di dormire nel pomeriggio sembrano amplificare di molto il pericolo di insorgenza dell'Alzheimer nei successivi tre anni di vita. Ma - precisa - potrebbe anche darsi che la necessità di riposo sia un segnale "incompreso"di malattia, che poi si sviluppa successivamente».

CONSEGUENZE - Chi dorme molto deve dunque cominciare a preoccuparsi? E ancor di più se ama la pennichella pomeridiana? Ovviamente no. Basti pensare a quanti studi dicono che il sonnellino fa bene, o a quanti dicono che domire è un toccasana e non dormire una vera maledizione per la salute. Va precisato che questo genere di studi sono sicuramente interessanti a livello scientifico perchè aggiungono tasselli ai grandi puzzle che formano la conoscenza complessiva su un argomento , ma difficilmente portano subito a conseguenze dirette, come del resto ha precisato anche la dottoressa Sorensen, che ha affermato: «C'è comunque bisogno di ulteriori approfondimenti, proprio perchè solo un terzo dei malati riceve una diagnosi precoce e precisa». Insomma un'ipotesi suggestiva e interessante. ma per ora ancora un'ipotesi

Via| corriere.it

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