Gilardino segna il pareggio. Buon risultato per la Fiorentina

mercoledì 19 agosto 2009

NOTTE MATTA per la Fiorentina, che non chiude la partita quando potrebbe e si depotenzia nel secondo tempo contro uno Sporting poco irresistibile e addirittura in 10 nell’ultima mezz’ora per l’espulsione di Vukcevic. Le due facce viola diventano tre quando la difesa, lasciata sola dal resto della squadra in black out fisico, vive sul rischio continuo e becca due gol evitabili: difficile collegare questa Fiorentina al gruppo visto nel primo tempo, si cerca un colpevole o forse anche più d’uno, ma quando la partita sembra sciupata ci pensa Gilardino con un numero personale che vale (quasi) il passaggio del turno. Difficile restare sereni di fronte a una partita così spaccata.



E difficile — comunque — non cogliere l’importanza di un 2-2 in trasferta che accompagnerà la Fiorentina alla partita di ritorno del 26 agosto prima del passaggio ai gironi Champions. Il carattere si vede quando la Fiorentina sta bene. E nel finale Jovetic spreca la clamorosa possibilità del tris dopo un’azione personale. Sarebbe stato troppo?



I TIFOSI dello Sporting mandano subito una cartolina lunga trenta metri dal loro settore, uno striscione con la scritta «benvenuti fratelli viola», che potrebbe essere una gufata gentile oppure no, basta scegliere. Di sicuro sceglie bene Frey, che dopo 43 secondi intercetta il missile di Moutinho pronto a sciupare la partita viola (e sarebbe stato forse un disastro). Piccoli brividi prolungati, ma da lì nasce l’atteggiamento positivo della Fiorentina, che invece di impaurirsi — come forse avrebbe fatto in passato — cerca di restare alta e ci riesce. Non funziona tutto benissimo, ma finché regge il fiato lo spirito è quello giusto. Montolivo e Zanetti non sono fulmini, ma in genere sanno dove andare e come intercettare, ma nelle prime battute l’uomo più solido sembra Marchionni, che dà una mano al centrocampo, copre in chiusura (due diagonali da urlo) e riavvia le azioni; quella vincente che la Fiorentina confeziona al 6’ parte dal suo piede e prosegue con il lancio a destra per Gila, bravo a incrociare su Vargas: il dribbling su Pedro Silva consegna un buon rimpallo e il sinistro è di quelli veri. Rui Patricio può solo sfiorarlo basso prima che gonfi la rete.



FIORENTINA in vantaggio — abbraccio da film — e vicina al raddoppio grazie ai lanci innescati soprattutto da Zanetti, mentre lo Sporting continua a passarsela da squadra portoghese (bene in orizzontale a centrocampo) senza creare troppi pericoli a Frey. Che comunque è sempre in palla e se ne accorge Moutinho che forse vede già in gol il suo destro basso prima che i guantoni del portiere lo disinneschino in angolo (18’). Prima della sbandata della ripresa, la Fiorentina ha l’aria da killer quando riparte, magari non le riesce sempre di guadagnare i dieci metri che vorrebbe, ma l’atteggiamento è quello giusto; la squadra viola mette da parte due occasioni con Mutu e Comotto e si rammarica per non avere il Fenomeno in versione scintillante, perché negli spazi potrebbe far male davvero. Lo Sporting è spalmato in modo generoso e morbido alla ricerca del pari, riesce a far innervosire Gamberini e Dainelli (ammoniti) e nel finale di tempo si avvicina al pareggio con una girata bassa di Postiga. E’ un’avvisaglia. La Fiorentina va vicina al raddoppio con Marchionni (colpo di testa alto), ma poi subisce il pareggio per colpa di un rimpallo che lancia Vukcevic solo davanti a Frey. Il sinistro assomiglia molto a quello di Vargas, il portiere francese non può farci nulla. Vukcevic è già ammonito e si becca il rosso perché esulta togliendosi la maglia. Lo Sporting resta in dieci e la Fiorentina cambia Mutu con Jovetic nel tentativo di sfruttare meglio gli spazi. Ma a centrocampo la squadra regge sempre meno e Miguel Veloso — isolatissimo— dal limite trova un gran sinistro che batte Frey. Poi c’è poca Fiorentina. Ci pensa però Gila con un gran numero personale che porta la Fiorentina in parità: la Fiorentina si abbraccia come impazzita. Un abbraccio più grande del primo.

Il tabellino

SPORTING LISBONA (4-3-1-2): Rui Patricio, Pedro Silva (11’ st Pereirinha), Carrico, Polga, Marques (21’ st Caneira), Moutinho, Veloso, Vukcevic, Fernandez, Liedson, Postiga (35’ st Djalo). All. Bento.
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey, Comotto, Gamberini, Dainelli, Gobbi, Zanetti, Montolivo (34’ st Donadel), Marchionni, Mutu (18’ st Jovetic), Vargas, Gilardino. All. Prandelli.
Arbitro: Kassai (Ungheria).
Marcatori: 6’ pt Vargas, 12’ st Vukcevic, 21’ st Miguel Veloso, 34’ st Gilardino.
Note: espulso Vukcevic, ammoniti Gamberini, Zanetti, Dainelli.

Via|lanazione.ilsole24ore.com

Labels:

Allarme temperature ! Reali sui 40° e Percepite fino a 46°

Il caldo torrido non si arresta e l'allerta 3 si allarga. Le città colpite dall'ondata di afa aumentano e saliranno a 13 venerdì. Coinvolte tutte le regioni dal nord al sud. I termometri hanno superato anche ieri i 35 gradi in molte città. L'allarme oggi interessa Milano, Roma, Brescia, Bologna, Latina e Perugia. Lo segnala il sistema di previsione e prevenzione del fenomeno promosso dalla Protezione civile.

Domani il caldo coinvolgerà anche Venezia, Firenze e Bologna, venerdì si aggiungeranno Bolzano, Civitavecchia, Messina, Rieti e Trieste. Dopo Messina, con 41 gradi, i termometri più bollenti si trovano a Latina (40 gradi), Civitavecchia (39), Milano e Bologna (38), Brescia e Firenze (37). Il ministero del Welfare ha attivato un numero verde per le emergenze: il 1500.

L'ondata di caldo durerà almeno fino a sabato ed è oggi la giornata in cui si avvertiranno i maggiori disagi con temperature percepite fino a 46 gradi, rileva il servizio meteo dell'Aeronautica. Complice l'elevato tasso di umidità, è nel Cagliaritano, nel sud della Sicilia e lungo la Riviera Romagnola che oggi si soffrirà maggiormente l'afa, con temperature percepite ben oltre i 40 gradi. Ma non andrà meglio in città: al momento tutte intorno ai 33-34 gradi, a Roma la colonnina di mercurio segna 36 gradi, Firenze è arrivata ieri a 39 e anche per oggi sono attese temperature simili. Rispetto alla temperatura reale, a questi valori vanno aggiunti un paio di gradi causa umidità. L'afa e il caldo torrido proseguiranno fino a tutta la giornata di giovedì. La situazione «migliorerà» a partire da venerdì quando una perturbazione atlantica porterà piogge, anche a carattere temporalesco, prima nella zona dell'arco alpino per poi sabato raggiungere l'area della pianura padana e il centro Italia. La perturbazione durerà almeno fino a domenica ma non riguarderà le regioni meridionali dove il tempo si manterrà bello per l'intera settimana.

Codacons. Allarme del Codacons, per quanto riguarda i medici di famiglia e gli ospedali. Secondo l'associazione «troppi medici di base sono in vacanza, proprio in questo periodo critico. I loro sostituti fanno orari ridotti e diversi dal solito e raramente fanno visite a domicilio. Rispetto agli ospedali, invece, si segnala che i pazienti sono stati costretti a farsi portare ventilatori da casa. Gli ospedali italiani, infatti, sono spesso vecchi e fatiscenti e, salvo che nei reparti di emergenza, mancano sistemi di ventilazione ed aria condizionata. Un inferno per i pazienti ammassati nelle stanze o peggio ancora sulle barelle e nei corridoi». Il Codacons «chiede che in tutti gli ospedali italiani ci sia almeno un ventilatore per ogni stanza».

Via |ilmessaggero.it

Labels:

Ho dovuto denunciare l'infermiera per l'iniezione letale

Polo a righe, l´aspetto stropicciato, cinque parole ripetute allo sfinimento: «Non ho avuto altra scelta». Il dottor Carlo Alberto Castioni, 45 anni, da nove in servizio al reparto Rianimazione del San Giovanni Bosco, è il medico che ha fatto un esposto alla procura per segnalare che un infermiera avrebbe somministrato una dose elevata di un farmaco a un paziente in coma irreversibile, l´uomo morto il 14 agosto due ore dopo l´iniezione del farmaco. Ieri è stato sentito dal pm Paolo Scafi. «Gli ho rispiegato - riferisce - ciò che avevo già messo per iscritto».

Lo dice anche a noi?
«L´infermiera, ottima e stimata professionista, in reparto ha detto pubblicamente di aver somministrato una dose di farmaco superiore a quella prescritta e indicata in cartella clinica. L´ho sentita con le mie orecchie, non si tratta di voci riportate».

Possibile?
«Io al fatto, sempre che sia avvenuto, non ho assistito. Spero con tutto il mio cuore che quello che l´infermiera ha detto, in presenza mia e di altre persone, facilmente rintracciabili andando a spulciare i turni di servizio, non corrisponda a quanto è successo. Vorrei tanto che fosse solo una boutade. Me lo auguro per lei, per il personale, l´ospedale, i malati, i familiari».

Due giorni di riflessione, poi l´esposto...
«Ci ho pensato per tutto il week end. Non potevo fare una scelta diversa, sofferta, impopolare, da taluni criticata. Ho degli obblighi di legge, oltre che di coscienza e di deontologia. Se vengo a conoscenza di un presunto reato, e io non so se ci sia stato o meno, non posso far finta di niente».

In che condizioni era il paziente?
«In coma post-anossico, in condizioni incompatibili con la sopravvivenza, come era stato spiegato ai familiari».

Che cause del decesso le risultano?
«Morte per encefalopatia».

Ci potrebbe essere correlazione con un farmaco somministrato in dosi più elevate del previsto?

«Il problema sta tutto qui. Non è detto che ci sia un legame di causa-effetto. Lo stabiliranno i colleghi incaricati dell´autopsia e degli accertamenti tossicologici e la procura».

Lei è favorevole alla eutanasia?
«No, sono assolutamente contrario. Sono favorevole, a condizioni precise, al testamento biologico».

I parenti del paziente avevamo mai detto, per disperazione o per rassegnazione, che sarebbe stato meglio staccare la spina?
«Non in mia presenza. E nemmeno in presenza di altri, credo».

È vero che, mesi fa, in uno scatto d´ira lei lanciò un carrello di farmaci contro una collega dell´infermiera sotto accusa e che ebbe lo stipendio decurtato per due mesi?
«Sul fatto in sé, no comment. Ma non capisco che cosa c´entri adesso. È una storia diversa, privata, che nulla ha a che vedere con gli ultimi eventi. E per me non ci sono state conseguenze di alcun tipo, né penali, né civili, né amministrative».

via|repubblica.it

Labels:

La musulmana spaventa i bambini, non serve più l'uomo nero, basta il burkini

Quando a far paura basta una donna “vestita” che entra in piscina. Una volta i guai, con i carabinieri a controllare i centimetri, a passarli erano le signore che esibivano i primi bikini.Ora, a sollevare scandalo, è il “burkini”, il costume da bagno per le donne musulmane, tutto d’un pezzo dalla testa ai piedi.

È accaduto nei giorni scorsi a Verona, alla piscina comunale Santini, dove una donna s’è presentata con i propri figli, tre bambini, in piscina vestita col “burkini” e destando dapprima sorpresa, ma anche irritazione, da parte di qualche bagnante. Addirittura, alcune mamme sono andate a protestare con il povero direttore della piscina asserendo che «quella donna tutta vestita in piscina faceva paura ai loro figli». Tanto da costringere il direttore del centro natatorio, Christian Panzarini, a chiedere lumi al responsabile del settore di Palazzo Barbieri.

E così, visto che l’unica norma che vige per le piscine è quella dell’igiene, si è pensato bene di chiedere alla signora musulmana di cosa fosse composto quell’abito per verificare l’idoneità del tessuto all’uso in piscina. «Non abbiamo allontanato la signora dalla piscina – dicono i responsabili dell’impianto – anche perché non era la prima volta che veniva qui da noi con i figli. Le abbiano solo chiesto di farci sapere di che tessuto è fatto quel “burkini” per capire se è igienico e se si tratta realmente di un costume da bagno e non di normale abbigliamento. Attendiamo la risposta dalla signora anche via email prima di poterla far accedere nuovamente all’impianto».

Ma se è una questione di igiene, allora perché non fare un test a tutti quelli che entrano in piscina per vedere che non abbiano malattie della pelle? E poi, come ha dichiarato lo stesso direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 20 di Verona, Massimo Valsecchi: «Non vedo problemi a entrare in acqua con tessuti di cotone, mute o altri materiali, il cloro è un battericida messo nelle piscine apposta per ucciderli e disinfettare».

«Per noi – assicura Federico Sboarina, assessore allo sport del Comune scaligero – non esiste alcun caso “burkini”. E non centra nulla l’Islam e il burka. Abbiamo semplicemente richiesto di certificare che quello è effettivamente un costume da bagno, costruito con i tessuti richiesti. Si tratta di un normale controllo che il direttore della piscina ha giustamente effettuato. Cosa che avrebbe fatto anche nel caso che a presentarsi in piscina con un costume, diciamo insolito, fosse stato un ragazzo cattolico, tradizionalista, padano. In piscina si va con il costume, e non importa poi come questo sia fatto, lungo o corto, fino alla testa o in due pezzi, ma che sia del materiale adatto per il bagno. Punto e basta. Perché è chiaro che uno non può tuffarsi dove fanno il bagno tutti con i pantaloni che porta ogni giorno, o con i jeans».

La storia del burkini è già esplosa nelle scorse settimane in Francia, dove si è verificato un caso simile nella piscina comunale di Emerainville, periferia di Parigi, con una donna col burkini che ha denunciato i gestori dell’impianto perché l’hanno allontana dalla struttura. E pensare, che nel 1825, fu Maria Carolina di Berry, moglie di Carlo Ferdinando di Bordone, a far gridare allo scandalo: prima bagnante della storia ad entrare in mare con un abito di lana pesante, calze e scarpe di vernice. Scandaloso perché le dame, a quei tempi, si facevano solo lambire dall’acqua dopo essere arrivate in carrozza sul bagnasciuga. Da allora, coste, spiagge, fiumi, insenature e piscine ne hanno viste di tutti i colori e di tutte le stoffe. Fino al “burkini”.

Via|ilmessaggero.it

Labels:

Arriva la PS3 Slim

Alla convention GamesCom di Colonia, Sony ha confermato una delle voci che giravano in rete già da qualche tempo, ovvero la presentazione della Playstation 3 Slim, una versione più contenuta sia nelle dimensioni che nel prezzo rispetto alla console standard.


Nonostante le dimensioni ridotte rispetto alla versione normale di circa il 32%, la dotazione hardware è stata migliorata grazie all’adozione di un hard disk da 120GB al posto di quello da 80 GB della versione attuale.

Sony ha poi affermato che vi è anche una riduzione dei consumi energetici pari al 34%, un dato da non sottovalutare di questi tempi.

La notizia che però farà felici i futuri possessori della PS3 Slim è rappresentata dal nuovo prezzo, pari a 299 Euro. Tale riduzione sarà applicata in tutti i Paesi, negli Stati Uniti questa versione costerà 299 dollari, peccato che sia stato adottato un cambio di 1:1, mentre in Giappone verrà venduta a 29.980 yen.

Gli analisti finanziari hanno ben valutato questa decisione di Sony, anche in vista delle festività natalizie, che vedrà nuovamente contrapposte le tre console regine del mercato: l’Xbox di Microsoft, la Wii di Nintendo e naturalmente la nuova PS3 Slim.

Via|pctuner.net

Labels:

Assessore in Ospedale dopo rissa a concorso di bellezza

Scazzottata in piazza in Calabria alle selezioni regionali di Miss Italia tra il presidente del Consiglio comunale di Melito Porto Salvo, Giuseppe Minniti, e l'assessore al Bilancio, Giuseppe Latella. Motivo del contendere probabilmente una divergenza sulla scelta dei componenti della giuria del concorso.


Alle parole, sempre più pesanti, sono seguiti i pugni e la zuffa ha portato Latella in ospedale con il setto nasale fratturato e il sindaco della cittadina calabrese su tutte le furie. ''E' un episodio inqualificabile'', ha tuonato Giuseppe Iaria invitando Minniti a dare le dimissioni già incassate da Latella e dall'assessore con delega allo spettacolo Beniamino Pulitanò organizzatore della serata.

Via| adnkronos.com

Labels:

Chi dorme troppo è a rischio Alzheimer ?

martedì 18 agosto 2009

Secondo uno studio pubblicato sull'European Journal of Neurology da ricercatori spagnoli dormire troppo potrebbe essere un segnale precoce della predisposizione ad alcune malattie neurologiche, fra cui il morbo di Alzheimer.

LO STUDIO - Esperti dell'ospedale universitario di Madrid sono arrivati a questa conclusione dopo aver studiato 3.286 persone dai 65 anni in su, indagando sulle loro le abitudini di vita, soprattutto relative alle ore di sonno in un'intera giornata. I volontari sono stati poi seguiti per tre anni e 140 hanno sviluppato demenza senile. Dalle analisi effettuate è emerso che chi è abituato a superare le canoniche otto ore di riposo a notte correrebbe (il condizionale è d'obbligo) un rischio doppio di ammalarsi di Alzheimer, così come chi non resiste a coricarsi un'oretta dopo pranzo. Secondo gli studiosi, il dormire troppo potrebbe essere sia un segno di malattie neurodegenerative sia un fattore di rischio: «Abbiamo rilevato una forte associazione fra questi due elementi - evidenzia Susanne Sorensen, a capo dell'indagine - anche se la spiegazione non è ancora chiara. Eppure, un sonno eccessivo e l'abitudine di dormire nel pomeriggio sembrano amplificare di molto il pericolo di insorgenza dell'Alzheimer nei successivi tre anni di vita. Ma - precisa - potrebbe anche darsi che la necessità di riposo sia un segnale "incompreso"di malattia, che poi si sviluppa successivamente».

CONSEGUENZE - Chi dorme molto deve dunque cominciare a preoccuparsi? E ancor di più se ama la pennichella pomeridiana? Ovviamente no. Basti pensare a quanti studi dicono che il sonnellino fa bene, o a quanti dicono che domire è un toccasana e non dormire una vera maledizione per la salute. Va precisato che questo genere di studi sono sicuramente interessanti a livello scientifico perchè aggiungono tasselli ai grandi puzzle che formano la conoscenza complessiva su un argomento , ma difficilmente portano subito a conseguenze dirette, come del resto ha precisato anche la dottoressa Sorensen, che ha affermato: «C'è comunque bisogno di ulteriori approfondimenti, proprio perchè solo un terzo dei malati riceve una diagnosi precoce e precisa». Insomma un'ipotesi suggestiva e interessante. ma per ora ancora un'ipotesi

Via| corriere.it

Labels:

2 a 2 tra Sporting Lisbona e Fiorentina nell'andata dei preliminari di Champion's

Buon risultato, buona Fiorentina. Al Josè Alvalade di Lisbona, contro gli acerremi nemici del nostro fedele campione Manuel Rui Costa, è andata di scena la partita che non ti aspetti. Uno Sporting Lisbona che ha cercato fin da subito di aggredire la squadra di Prandelli schiacciandola nella sua area di rigore; ma nel momento di maggior spinta dei lusitani i viola hanno saputo trovare il gol del vantaggio, preziosissimo, con un Vargas che presenta subito il suo biglietto da visita per la stagione che verrà. Successivamente sono ancora gli uomini di un "simpaticissimo" Paulo Bento a fare la gara, con Matias Fernandez e Joao Moutinho che, scambiandosi di posizione fra le linee viola, mettono in seria difficoltà la retroguardia di Prandelli con conclusioni da fuori area sulle quali Frey dimostra di essere già in gran forma. Il resto lo fanno Gamberini e Dainelli, stasera in giornata di grazia, e con il primo che però ha rischiato di finire la gara anzitempo per un fallo di reazione su Liedson, nel primo tempo, che poteva costare carissimo. Nella ripresa, definita da Gilardino "pazzesca", è ancora lo Sporting a mietere le trame del gioco e che nel giro di pochi minuti ribalta il risultato con un rimpallo fortunato in occasione del primo gol e con una conclusione di pregevole fattura, del centrocampista portoghese tanto cercato da Corvino, Miguel Veloso. Rimasto in dieci lo Sporting, per un ingenuità di Vukcevic espulso per doppia ammonizione dopo essersi tolto la maglia in occasione del primo gol lusitano, continua comunque a tenere in mano la gara. Ma al 79' succede quello che non ti aspetti: Gobbi vede in area Gilardino, che controlla il pallone con la spalla, e di esterno destro al volo batte Rui Patricio in uscita per la seconda volta. Negli ultimi minuti Fiorentina che addirittura rischia di ri-passare in vantaggio: super occasione per Jovetic entrato al posto di un impalpabile Mutu (lontano dalla miglior forma), che dopo aver saltato due uomini in area, spara addosso al portiere portoghese. Pareggio che va benissimo in vista del ritorno e Fiorentina che torna in Italia con la certezza di aver dimostrato di non aver perso quel carattere che ha permesso anno scorso di vincere tante gare pur non giocando bene e di crederci sempre fino in fondo. Nell'analisi è doveroso considerare due aspetti: la miglior forma fisica dei portoghesi, che erano già al quarto impegno ufficiale stagionale, e la maggior esperienza internazionale degli uomini di Bento che, in gare di andata e ritorno soprattutto, ha una valenza non da poco. Da segnalare uno Zanetti già entrato in perfetta sintonia con gli schemi viola, accanto ad un Montolivo voglioso e propositivo ma non ancora brillantissimo. Tra otto giorni al Franchi ci sarà una Fiorentina più fresca, spinta dal suo pubblico, e con la convinzione di aver quel 1% in più in tasca di poter passare questo turno per accedere alla Champions che conta.

Via| violanews.com

Labels:

Un sondaggio su Michelle Obama in shorts

Dopo avere diviso l'America con le sue braccia nude, Michelle Obama torna a far notizia scoprendo le gambe. La First Lady, rientrata a Washington da una mini-vacanza con marito e figlie all'Ovest, e' scesa dall'Air Force One in shorts. E' la prima volta che una First Lady venisse fotografata in pantaloncini. 'Vi immaginate Laura Bush o Patricia Nixon in shorts?' commenta un sito avviando un sondaggio: 'E' appropriato?'

Via | ansa.it

Labels:

Tracce di vita su una cometa

C'e' uno dei mattoni fondamentali per la vita nella polvere della cometa Wild-2 portata a Terra nel 2006 dalla sonda Stardust della Nasa.E' il piu' semplice degli amminoacidi, la glicina, che e' alla base della maggior parte delle proteine. 'E' la prima volta che un amminoacido viene scoperto in una cometa', osserva in una nota della Nasa Jamie Elsila, coordinatore dello studio. La scoperta e' stata presentata negli Usa al convegno della Societa' Americana di Chimica in corso a Washington.

Via | ansa.it

Labels:

Si scommette sul tempo di Bolt nei 200 metri

Usain Bolt sotto i 19 secondi nei 200 metri, in Inghilterra si scommette. Dopo l'ennesimo record, tutto il mondo continua chiedersi qual'è il limite del fenomeno giamaicano. Per ora l'atleta detiene il miglior tempo nei 100 metri (9'58) e nei 200 metri (19,30), ma per l'ultima categoria ci si aspetta un ulteriore record ai Mondiali di Berlino. All'estero le scommesse sono aperte e l'ipotesi che Bolt possa migliorare il proprio tempo nei 200 metri fino a scendere sotto i 19 secondi si gioca a 13 volte la posta. Molto più probabile che Bolt possa migliorare i 19,30, scommessa offerta a 1,85.

Via|tuttosport.com

Labels:

Svelata la vera causa di morte di Mozart: un mal di gola...

Avvelenato (magari dal collega-rivale Salieri), malato di sifilide, di tubercolosi, infestato dai parassiti intestinali, distrutto dall'alcol. Sono solo alcune delle teorie costruite nei secoli per giustificare la morte di Wolfang Amadeus Mozart, genio della musica morto ad appena 35 anni nel 1791. Ma il compositore, secondo un team di ricercatori inglesi, austriaci e olandesi, e' morto per un banalissimo mal di gola, un'infezione da streptococco che, non curata, si sarebbe aggravata infettando i reni e portando il giovane musicista alla morte. I ricercatori, il cui studio e' stato pubblicato dalla rivista Annals of Internal Medicine, sono giunti a questa conclusione combinando i dati di mortalita' a Vienna negli anni '90 del '700, scoprendo che la tubercolosi era il piu' grande assassino del tempo, seguito da malnutrizione con relativa perdita di peso. Il terzo "big killer" della Vienna di fine '700 era l'edema. Ma nel dicembre del 1791, il mese della morte di Mozart, pare che il gonfiore e l'accumulo di liquidi fosse stato piu' pernicioso del solito, causando la morte di 47 giovani uomini. E chi ha visto Mozart nei suoi ultimi giorni, compresa la cognata Sophie Haibel, hanno dichiarato che il suo corpo era talmente gonfio che non poteva girarsi nel letto. Era tuttavia cosciente e lucido, tanto da occuparsi del suo Requiem fino all'ultimo, spesso cantando a voce alcune parti che venivano trascritte da un assistente (proprio come nella splendida scena finale di 'Amadeus' di Milos Forman, anche se li' il trascrittore e' proprio Salieri). Sommando questi dati, i ricercatori si sono convinti che Mozart soffrisse di insufficienza renale acuta causata da un'infezione da streptococco. Infezione generata da un mal di gola che il musicista avrebbe avuto pochi mesi prima, trascurandone i sintomi e continuando i suoi ritmi di lavoro massacranti. Un malanno da poco: oggi sarebbe bastato un antibiotico per permettere al compositore di regalare al mondo altre splendide opere nei decenni successivi. "I fatti noti della malattia fatale di Mozart - spiegano gli scienziati - comprese le caratteristiche dell'edema, il malessere e il dolore alla schiena sembrano coerenti con questa diagnosi". E c'e' di piu': Mozart potrebbe aver contratto il banale batterio che l'ha ucciso da un musicista militare. "Piu' di 500 persone sono morte di edema nei mesi vicini alla morte di Mozart.
L'Austria era in guerra, e questo generava promiscuita' tanto che la maggior parte dei decessi si sono verificati tra i soldati". E al tempo di Mozart, "diversi soldati dell'esercito erano anche musicisti, che Mozart potrebbe aver incontrato".

Via|agi.it

Labels:

Badoer " Correrò per Felipe"

«Sono molto motivato nell'approfittare di questa opportunità, anche se so che sto affrontando una sfida durissima, specie per quanto riguarderà i primi due giorni a Valencia. Sarà come una sessione di test per me, ma farò del mio meglio per fare un buon risultato». È molto motivato Luca Badoer, chiamato a sostituire Felipe Massa sulla F60 dal Gp di Valencia, il prossimo fine settimana.

EVENTO PROMOZIONALE - Ieri e oggi Badoer ha preso parte a un evento promozionale a Fiorano, per realizzare un servizio su di lui nell'ambito delle corse. Come previsto dal regolamento sportivo sui test, ha completato non più di 100 km al giorno al volante della F60, che montava gomme dimostrative. La realizzazione del filmato ha permesso al pilota di riabituarsi alla vettura, con la quale quest'anno era riuscito a completare solo pochi chilometri. La chiusura della fabbrica ha significato poi che Badoer non ha nemmeno potuto parlare con gli ingegneri di pista. Per avere un' impressione generale del circuito spagnolo ha passato qualche giorno al simulatore statico.

DEDICHE - «Il mio primo pensiero quando scenderò in pista - ha detto Badoer parlando con i giornalisti - sarà per Felipe, perché mi sono davvero spaventato quando ho visto il suo incidente. Sono felice che stia recuperando bene e spero che sarà di nuovo in pista il prima possibile. Penso anche a Schumacher, perché mi sono allenato assieme a lui nelle ultime settimane, e so bene quanto volesse tornare in pista e quanti sforzi ha fatto per prepararsi al meglio. Anche se la sua decisione mi ha dato la grande opportunità di correre per la scuderia, mi dispiace molto per lui, perché non solo siamo amici, ma sono un suo grande estimatore. Infine, voglio ribadire la mia gratitudine a Luca di Montezemolo e Stefano Domenicali per avermi dato l' opportunità di realizzare il mio sogno d'infanzia».

NUOVA CONFIGURAZIONE - La F60 - ha fatto sapere la casa del Cavallino - avrà nuove componenti rispetto alla configurazione vista a Budapest. Come risultato del lavoro aerodinamico e dei test condotti prima del Gp d'Ungheria la vettura presenterà modifiche all'ala anteriore e posteriore e al diffusore. Nonostante ogni tipo di lavoro tecnico sia stato proibito durante la pausa - si legge sul sito media delle Rosse - non è illegale che gli ingegneri e i tecnici passino alcuni momenti durante le vacanze a parlare della vettura e di come migliorarla. E considerando il loro Dna da corsa è difficile immaginarli a fare altro.

Via| corrieredellosport.it

Labels:

Liberi gli ostaggi del Buccaneer, è stato pagato il riscatto

lunedì 10 agosto 2009




I pirati somali hanno detto di aver ricevuto quattro milioni di dollari per liberare ieri il rimorchiatore italiano Buccaneer e i 16 membri dell'equipaggio, sequestrati quattro mesi fa, mentre la Farnesina smentisce che il rilascio sia avvvenuto dietro il pagamento di un riscatto.

"No, non è stato pagato nessun riscatto: la pressione sui pirati è stata sufficiente a farli ritirare", ha detto oggi a diversi tg il ministro degli Esteri Franco Frattini, dopo avere dichiarato ieri che il Buccaneer è stato rilasciato grazie ad "un lavoro eccezionale" da parte delle autorità somale e dei servizi segreti italiani.

"In questi ultimi tre mesi abbiamo richiamato alla Somalia il grande aiuto che l'Italia ha dato e sopratutto quello che ci impegniamo a dare", ha aggiunto oggi il ministro. "Evidentemente questo ha incoraggiato il primo ministro somalo ad un gesto particolarmente importante, impegnarsi cioè personalmente per la liberazione".

I proprietari del Buccaneer, la Micoperi Marine Contractors che ha sede a Ravenna, ieri ha detto che l'imbarcazione non è stata liberata in seguito a un'azione militare né al pagamento di un riscatto.

Uno dei pirati ha però riferito a Reuters che il gruppo ha "ricevuto un riscatto di quattro milioni di dollari e abbiamo liberato il rimorchiatore italiano. E' già partito".

Andrew Mwangura, coordinatore del gruppo marittimo locale dell'East African Seafarers' Assistance Programme, ha detto che i pirati hanno ricevuto cinque milioni di dollari.

"Stavano contando il denaro ieri sera", ha detto a Reuters al telefono.

Il Buccaneer è stato bloccato lo scorso 11 aprile nel Golfo di Aden assieme a due barconi. Ora è sulla via del porto di Gibuti, scortato da alcuni vascelli. L'equipaggio è composto da 10 italiani, cinque romeni e un croato.

via|it.reuters.com

Labels:

Il Gruppo Camozzi interessato all'acquisto della INNSE


È una giornata di attesa alla Innse. Alle 9.30 è iniziato in Prefettura l'incontro da cui potrebbe uscire il nome del nuovo acquirente. Nella notte il temporale ha distrutto i gazebo davanti allo stabilimento, ma sono stati ricostruiti in mattinata dai lavoratori in presidio permanente, a sostegno della protesta dei quattro lavoratori e del sindacalista Fiom da sei giorni isolati su una gru a 10 metri di altezza. «Tengono duro» ha detto il segretario della Fiom di Milano, Maria Sciancati. Davanti alla fabbrica sono arrivati in segno di solidarietà anche lavoratori di altre società, come la Lares di Paderno Dugnano, e sono arrivati messaggi da stabilimenti di tutta Italia, come la Iveco di Pregnana Milanese e la Fonderia di Legnano, dalla Camera di Commercio di Benevento e da operai di Zurigo e Basilea.

RINALDINI - In Prefettura, oltre al proprietario della Innse Silvano Genta e ai potenziali acquirenti, c'è anche il segretario generale della Fiom Gianni Rinaldini. «Si sta trattando - ha detto il sindacalista - ed è complicato prevedere quando si arriverà a una conclusione. Basta che si vada avanti». Come possibile acquirente della Innse alcune indiscrezioni accreditano il gruppo Camozzi di Brescia, azienda metalmeccanica che opera nel settore della pneumatica, delle macchine utensili, del tessile e dell'energia. «Il problema è che venga acquistata la Innse, poi ne parliamo» ha commentato Rinaldini. E l'assessore alle attività produttive del Comune Giovanni Terzi: «Spero che la situazione si risolva oggi in Prefettura e che il mio incontro di martedì con i sindacati non sia necessario».

TRATTATIVA - La trattativa sarebbe incentrata su tre punti: i macchinari, l'area e i dipendenti. Secondo indiscrezioni riportate dall'Ansa il gruppo bresciano vorrebbe tutti i macchinari presenti nello stabilimento, una ventina. E questo è il primo ostacolo, dal momento che sette macchine sono già state vendute a due diversi acquirenti. La Camozzi chiederebbe poi la disponibilità intera dell'area dello stabilimento per potere liberamente movimentare le merci. E qui entra in gioco la disponibilità della proprietaria dell'area, l'Aedes, di affittare o vendere il terreno. L'ultimo punto riguarda l'occupazione. L'acquirente vorrebbe discutere ammortizzatori sociali per il graduale riavvio dell'Innse con l'obiettivo di reimpiegare, alla fine, tutti i lavoratori presenti. Fonti vicine alla Camozzi fanno capire che il gruppo ritiene irrinunciabili questi tre punti per avviare un serio piano industriale.

ECCIDIO DI LORETO - I quattro operai e il funzionario sul carroponte hanno inviato un messaggio alla cerimonia di commemorazione del 65° anniversario della strage di piazzale Loreto, celebrata di fronte alla stele che ricorda l'eccidio. «Le fabbriche, la resistenza antifascista e le lotte operaie sono il fondamento di diritti dei lavoratori» dicono gli operai, esprimendo vicinanza ai familiari dei 15 antifascisti fucilati su ordine del comando nazista da una brigata repubblichina il 10 agosto 1944 in piazzale Loreto, dove i corpi rimasero a lungo esposti come monito nei confronti della popolazione. «Gli operai della Innse sono impegnati in una trattativa che ha un significato politico molto simile a quello che portò i 15 martiri, e molti altri operai del milanese, a scioperare per difendere le fabbriche che i nazisti volevano smantellare e trasferire in Germania» ha sottolineato Sergio Fogagnolo, figlio di una delle vittime.

Via|corriere.it

Labels:

Identificate tutte le vittime italiane del disastro dell'Hudson

Le cinque vittime italiane del disastro dell'Hudson sono state identificate, a quanto si è appreso a New York. Tutti i resti delle cinque vittime erano stati recuperati dall'Hudson tra ieri e sabato.

E' in corso un incontro con le autorità consolari di New York e l'ufficio del medico legale. Il riconoscimento delle vittime è stato difficile. Ieri due corpi erano stati recuperati tra le lamiere dell'elicottero riportato a galla dalle acque dell'Hudson.

Via| ansa.it

Labels:

5 morti in un incidente sulla Domiziana.


Cinque persone sono morte ed una è rimasta ferita in un incidente stradale che si è verificato al chilometro 0 della strada Domiziana, in località Baia Domizia, duecento metri prima del ponte del Garigliano che divide il Lazio dalla Campania, nel comune di Sessa Aurunca in provincia di Caserta.

Nell'impatto frontale sono state coinvolte una Ford Fiesta e una Fiat Punto. I quattro ragazzi tra i 20 e i 30 anni che viaggiavano sulla prima auto sono tutti morti, così come uno dei due occupanti della seconda auto. L'altra persona che viaggiava sulla Punto è rimasta gravemente ferita ed è ricoverata in condizioni gravi all'ospedale di Formia. Chiuso il ponte del Garigliano che delimita proprio il confine tra Lazio e Campania.

Due delle vittime erano di Formia. Nell'incidente sarebbero state coinvolte altre tre auto.

Via |napoli.repubblica.it

Labels: