Allarme temperature ! Reali sui 40° e Percepite fino a 46°

mercoledì 19 agosto 2009

Il caldo torrido non si arresta e l'allerta 3 si allarga. Le città colpite dall'ondata di afa aumentano e saliranno a 13 venerdì. Coinvolte tutte le regioni dal nord al sud. I termometri hanno superato anche ieri i 35 gradi in molte città. L'allarme oggi interessa Milano, Roma, Brescia, Bologna, Latina e Perugia. Lo segnala il sistema di previsione e prevenzione del fenomeno promosso dalla Protezione civile.

Domani il caldo coinvolgerà anche Venezia, Firenze e Bologna, venerdì si aggiungeranno Bolzano, Civitavecchia, Messina, Rieti e Trieste. Dopo Messina, con 41 gradi, i termometri più bollenti si trovano a Latina (40 gradi), Civitavecchia (39), Milano e Bologna (38), Brescia e Firenze (37). Il ministero del Welfare ha attivato un numero verde per le emergenze: il 1500.

L'ondata di caldo durerà almeno fino a sabato ed è oggi la giornata in cui si avvertiranno i maggiori disagi con temperature percepite fino a 46 gradi, rileva il servizio meteo dell'Aeronautica. Complice l'elevato tasso di umidità, è nel Cagliaritano, nel sud della Sicilia e lungo la Riviera Romagnola che oggi si soffrirà maggiormente l'afa, con temperature percepite ben oltre i 40 gradi. Ma non andrà meglio in città: al momento tutte intorno ai 33-34 gradi, a Roma la colonnina di mercurio segna 36 gradi, Firenze è arrivata ieri a 39 e anche per oggi sono attese temperature simili. Rispetto alla temperatura reale, a questi valori vanno aggiunti un paio di gradi causa umidità. L'afa e il caldo torrido proseguiranno fino a tutta la giornata di giovedì. La situazione «migliorerà» a partire da venerdì quando una perturbazione atlantica porterà piogge, anche a carattere temporalesco, prima nella zona dell'arco alpino per poi sabato raggiungere l'area della pianura padana e il centro Italia. La perturbazione durerà almeno fino a domenica ma non riguarderà le regioni meridionali dove il tempo si manterrà bello per l'intera settimana.

Codacons. Allarme del Codacons, per quanto riguarda i medici di famiglia e gli ospedali. Secondo l'associazione «troppi medici di base sono in vacanza, proprio in questo periodo critico. I loro sostituti fanno orari ridotti e diversi dal solito e raramente fanno visite a domicilio. Rispetto agli ospedali, invece, si segnala che i pazienti sono stati costretti a farsi portare ventilatori da casa. Gli ospedali italiani, infatti, sono spesso vecchi e fatiscenti e, salvo che nei reparti di emergenza, mancano sistemi di ventilazione ed aria condizionata. Un inferno per i pazienti ammassati nelle stanze o peggio ancora sulle barelle e nei corridoi». Il Codacons «chiede che in tutti gli ospedali italiani ci sia almeno un ventilatore per ogni stanza».

Via |ilmessaggero.it

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