Tyson Gay corre i 100m in 9" 77, la Di Martino prima nell'alto

venerdì 10 luglio 2009




Sarà Tyson Gay il più accreditato rivale di Usain Bolt ai Mondiali di Berlino. Lo ha dimostrato questa sera con un grandissimo 100 metri al Golden Gala di Roma, terza tappa della Golden League, davanti a 25.000 spettatori. Sui blocchi di partenza c'erano tutti i migliori, ad eccezione di Bolt. Tyson Gay, lo sprinter silenzioso del Kentucky, è partito bene, si è disteso altrettanto bene, non si è fatto impensierire dal ritorno di Asafa Powell e ha vinto in 9"77, primato mondiale stagionale (il precedente era il 9"86 di Bolt ai campionati giamaicani) nonchè record statunitense eguagliato. Alle sue spalle Powell con 9"88, poi Yohan Blake, Daniel Bailey, Steve Mullings e la rivelazione dell'anno Michael Rodgers, oggi sotto tono. Gay è il più veloce del 2009 anche nei 200. "Sento che la mia forma migliora con il passare dei giorni - ha detto Gay nel dopo-corsa -: se ho fatto il miglior tempo del 2009 qualcosa vorrà dire. Ora prima dei Mondiali farò solo due apparizioni, sui 200 a Londra e poi sui 100 a Stoccolma. Il mio unico obiettivo è stare bene fisicamente: Bolt è un uomo, quindi battibile come tutti, e lo stesso vale per il suo primato del mondo". Velocissimi anche i 100 donne, vinti dalla giamaicana Kerron Stewart in 10"75 (primato mondiale stagionale) davanti alla statunitense Shelley-Ann Fraser e all'eterna terza Chandra Sturrup.


bekele — Il primo squillo della serata è però di Kenenisa Bekele. L'infortunio che l'ha lasciato fermo a lungo a cavallo fra il 2008 e il 2009 sembra decisamente alle spalle. L'etiope, già vincitore delle prime due tappe di Golden League a Berlino e Oslo, si impone anche a Roma centrando il primato mondiale stagionale con 12'56"23. Bekele non è ancora ai suoi migliori livelli: lo spunto negli ultimi 400 metri che gli ha dato il successo non è brillante e letale come in passato, Kenenisa sembra ancora un po' pesante per i suoi eccellenti standard; ma è un cambio di passo che fa ancora la differenza e che vince la resistenza dei keniani Kiptoo e Komon.



bene di martino — Serata di gloria per Antonietta Di Martino, che vince nel salto in alto battendo la favorita Blanka Vlasic. Pesante, lenta e non ancora in forma mondiale, la croata supera 1.87 poi sbaglia tre volte a 2.00 allo stesso modo, crollando letteralmente sull'asticella. Più brillante la Di Martino, che al secondo tentativo supera la misura fatale alla Vlasic, si mette in tasca la vittoria e poi tenta, invano, di superare i 2.02. "Sono contentissima, fare 2 metri all'Olimpico non è facile, è una pedana difficile", ha detto Antonietta ai microfoni Rai dopo la gara.

peccato Elisa — Elisa Cusma sfiora l'impresa negli 800: conduce una gara accorta, all'ingresso nel rettilineo finale è terza, infila la Martinez all'interno e passa al comando, poi cede negli ultimissimi metri e commette il solito errore di non buttarsi sulla fotocellula, lasciando la vittoria alla statunitense Maggie Vessey (2'00"13, un centesimo in meno dell'azzurra).


yelena da jackpot — Yelena Isinbayeva era la più indicata per centrare il record del mondo in questa serata romana. La russa è laziale d'adozione, vive e si allena a Formia per gran parte della stagione, e conosce bene questa pedana, dove l'anno scorso aveva realizzato il mondiale con 5.03. Yelena è in crescita: ha vinto facilmente la gara con 4.85, primato mondiale stagionale, poi ha tentato la scalata a misure ben più importanti, ma si è fermata a 4.95. La Isinbayeva, come Bekele, la Stewart e la Richards, resta in corsa per il jackpot, il premio da un milione in lingotti d'oro per gli atleti che si aggiudicheranno le sei tappe della Golden League.

le altre gare — Nelle altre prove valide per la Golden League, Chris Brown vince i 400 metri in 44"81, Dawn Harper i 100 hs con un ottimo 12"55 (terzo tempo del 2009), Dayron Robles fa suoi senza impressionare i 110 hs in 13"17, Andreas Thorkildsen con 87.46 all'ultimo lancio vince l'eterna sfida con Tero Pitkamaki (che esce dal lotto dei candidati per il jackpot), Sanya Richards domina i 400 in 49"46 e per la 36ª volta corre il giro di pista sotto i 50" (non benissimo la Grenot, partita troppo forte e poi crollata nel rettilineo, settima in 51"32). La serata ha regalato altri due primati mondiali stagionali (sono sei in totale): Maryam Yusuf Jamal nei 1500 donne (3'56"55) e Gulnara Galkina nei 3000 siepi (9'11"58). Non si ferma più Dwight Phillips nel lungo: primo anche a Roma con 8.61, davanti a Irving Saladino (8.27).

Via|gazzetta.it

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